Disciplina militare: i procedimenti – seconda parte
Procedimenti di disciplina militare: la comunicazione degli esiti all’autorità e il ruolo dell’avvocato militare.
Nello scorso articolo del nostro blog in materia di procedimenti di disciplina militare abbiamo visto che l’Ufficiale inquirente, al termine degli accertamenti, dovrà quindi compilare una relazione riepilogativa.
Affrontiamo ora i passaggi successivi che possono condurre all’irrogazione di sanzioni disciplinari.
Di tale prima relazione darà successivamente comunicazione scritta al militare incolpato, avvisandolo che potrà nuovamente prendere visione degli atti ed eventualmente presentare memorie.
Dopo questo passaggio, l’Ufficiale Inquirente realizzerà una relazione finale.
Questa in realtà non farà parte degli atti del procedimento e dunque non sarà visionabile.
D’altra parte, con tale atto egli comunicherà quindi all’Autorità richiedente l’esito dell’inchiesta formale.
Egli potrà di conseguenza ritenere l’addebito fondato, parzialmente fondato oppure infondato.
Evidentemente gli ultimi due esiti sono quelli auspicabili.
Questo obbiettivo, con l’intervento di un avvocato esperto nella materia, potrà essere raggiunto anche mediante la redazione di valide memorie difensive.
Nel prossimo articolo affronteremo ancora le possibili conseguenze disciplinari del’inchieste formale per il militare.
A questo link è inoltre possibile scaricare la Guida tecnica procedure disciplinari del Ministero della Difesa.
Se sei già stato sottoposto ad un procedimento disciplinare militare o temi che ciò stia per succedere, contatta adesso l’avvocato Gabriele Pezzano per un parere allo 011.7654734.